Oh no, Lucas Leiva si è fermato. Chi va piano va sano e va lontano, ma il nostro Lucas ha tentato il recupero in tempo record contro il Sassuolo, mossa che non ha portato fortuna. Anzi, a posteriori la sua titolarità è stata una scelta nefasta.

Oh no, è la fine…oh no, che si fa?
Se tu vedi nero, io vedo Badelj!
Devo ammettere che ho un debole per Milan, Badelj eh, no meglio chiarire visto che domani dobbiamo affrontare il Milan.
Eh sì, ci avevo sperato tanto per poi morire disperata e quando meno me lo aspettavo, eccolo finalmente a Formello.

Eppure per il croato non è sembrato finora esserci troppo spazio tra le fila di Inzaghi.
Sarà un discorso di gerarchia che vede Leiva intoccabile, sarà stata colpa del piccolo infortunio, ma la vita dell’ex “imprescindibile” alla Fiorentina, non è stata ricca di titolarità.
Apparizioni sparse, troppo poche per cotanto calciatore.

«Sono un giocatore a cui piace la concorrenza».
Si presentò così quando, invece che il Milan, Milan scelse la Lazio pur sapendo che l’imprescindibile presenza era una chimera.

A Firenze la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole, così tanto per citare Vasco Rossi che non guasta mai.

Si ferma Leiva?
Il problema sembrerebbe abbastanza serio.

Contro il Milan quasi certamente toccherà a Milan ereditare le chiavi della cabina di regia per far girare la pellicola, mestiere che conosce assai bene.
Nonostante le buone prove di Danilo Cataldi, Badelj è stato acquistato proprio come alternativa a Lucas, quindi appare scontata la decisione di Simone Inzaghi.

Ripartire, scavalcare la gerarchia e quale miglior avversario se non Gattuso coi suoi?
Il croato si è adattato perfettamente ai ritmi di Leiva, anche lui ha iniziato a puntare le tibie avversarie come fossero play station in saldo.

Qualcuno dice che sarà la sua occasione per dimostrare quanto vale, io invece dico che sarà la sua occasione per dimostrare che non deve dimostrare quanto vale, perché vale .
Mi è venuto il mal di testa, ma il concetto è questo pressappoco.

Sapeva che lasciando Firenze e scegliendo la capitale avrebbe dovuto sgomitare per la maglia, troppi galli a cantare nello stesso pollaio, ma lui stesso ha ammesso che ama la concorrenza piuttosto che la strada spianata.
Rimanendo in tema toscano, Lucianone Spalletti direbbe: «Perché a noi ci piace mozzicarci tra uomini».

Intanto Inzaghi se la ride, a differenza degli anni passati infatti, è sicuro di avere il ricambio di egual valore al titolare.

E se Leiva non c’è, tu vedi nero io vedo Badelj!

 

 

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